La Legge n. 177/2024 di Dicembre scorso ha introdotto significative modifiche al reato previsto e punito dall'art. 187 del Codice della Strada dove si punisce colui che si pone alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Con la Direttiva dell'11 Aprile 2025 il Ministero dell’Interno e il Ministero della Salute dettano le regole per le modalità di esecuzione dell’accertamento e la verifica della sussistenza degli elementi costitutivi delle novellate violazioni del codice della strada. In base al modificato comma 2 dell'art. 187 che introduce il comma 2bis, per motivare il controllo gli organi di Polizia stradale possono espletare accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche a mezzo di apparecchi portatili, sulla base delle direttive fornite dal Ministero dell’Interno e della Salute. In virtù del nuovo comma 2bis del citato articolo, se gli accertamenti non invasivi danno esito positivo o se sussiste ragionevole motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi sotto l’effetto evidente di sostanze stupefacenti o psicotrope la Polizia può effettuare accertamenti tossicologici analitici su campioni di fluido del cavo orale prelevati seguendo le indicazioni contenute nella direttiva appena emanata. Le regole del Ministero prevedono un test con il Tampone che deve essere di 1 livello sul fluido del cavo orale e, se con esito non-negativo, anche di 2 livello con analisi di conferma previa acquisizione del consenso della persona sottoposta ad accertamenti. Il liquido prelevato viene poi trasferito nei laboratori di analisi di tossicologia forense. Nei casi poi di incidenti o nelle occasioni in cui il conducente viene trasportato in Ospedale per esigenze di primo soccorso, vengono prescritte dalla Direttiva particolari regole per l'acquisizione dei liquidi ematici (e non delle urine) ed il consenso della persona sottoposta ad accertamenti, e questo per la corretta configurazione del reato che altrimenti non può essere addebitato al conducente perché illegittimo se contestato in violazione delle novellate regole procedurali. La Direttiva precisa che la presenza nel sangue o nel fluido del cavo orale di metaboliti "inattivi" di sostanze stupefacenti non è sufficiente ai fini di procedere a contestare il reato, e solo la presenza nel campione di sangue o di fluido di principi attivi stupefacenti sancisce l'attualità dell'uso al momento del prelievo, elemento oggettivo che caratterizza il reato ex art. 187 Codice della Strada. Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello rimane a disposizione per ogni necessità di assistenza legale nel delicato settore delle regole del Codice della Strada.
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Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello ha stretto una collaborazione con uno Studio Legale dell'Albania per lavorare congiuntamente su casi di cittadini Albanesi richiedenti asilo.
L'Albania è stata inserita tra i "Paesi Sicuri" dal Governo Italiano per i richiedenti la protezione internazionale, e questo significa che un cittadino proveniente da un "Paese Sicuro" se vuole ricorrere contro la decisione di rigetto della Commissione d'Asilo che ha valutato la sua domanda di protezione ha solamente 7 giorni per presentare un Ricorso davanti al Tribunale Ordinario competente e, cosa molto importante, senza che l'impugnazione proposta valga a concedere per Legge la SOSPENSIVA dell'espulsione. Queste le ultime modifiche disposte in Italia sulla normativa delle domande di asilo. L'Avvocato Tummarello ha seguito, e sta seguendo tuttora, numerosi casi di cittadini Kosovari ed Albanesi richiedenti la protezione internazionale ed ha ottenuto provvedimenti di Sospensione da diversi Tribunali d'Italia (Trento, Ancona, Venezia, etc.) che stanno permettendo ai Clienti seguiti da questo Studio di poter continuare a soggiornare nel nostro territorio fino alla decisione del Giudice Ordinario. La Legge prevede dei requisiti per cercare di ottenere la sospensiva che, in buona sostanza, "salva la vita" della persona che intende chiedere la protezione internazionale e che in tal modo, con il "blocco" dell'espulsione ottenuto dall'Avvocato, può ad esempio lavorare, formarsi una famiglia e cercare di raggiungere quell'integrazione nel territorio che è uno dei fattori di inclusione sociale che viene valutato da molti Tribunali d'Italia per concedere un permesso di protezione speciale. Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello mantiene e coltiva la sua più che decennale esperienza nel settore dell'Immigrazione, e resta a disposizione per tutti coloro che avessero necessità di assistenza e patrocinio legale in questo delicato settore che occupa di frequente le cronache locali. Si segnala un caso di diritto penale patrocinato dall'Avvocato Eugenio Tummarello che è stato riportato sui quotidiani in questo mese di febbraio.
Un uomo di nazionalità Senegalese è imputato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, e di recente si è svolta un'udienza avanti al Tribunale di Ancona, in composizione Collegiale, per ascoltare alcuni testimoni e la parte offesa. Il processo è attualmente in corso, si è nella fase istruttoria e deve essere resa la ricostruzione dei fatti da parte dell'imputato. Il reato contestato all'uomo è di particolare clamore sociale in quanto coinvolge il rapporto coniugale di una coppia con figli che, se interrotto, a volte può arrivare a comportamenti incontrollabili. In Italia il diritto di difesa è garantito dalla nostra Costituzione e la linea difensiva che verrà fornita dallo Studio Legale Tummarello sarà sempre volta a garantire il rispetto della Legge nella cornice del giusto processo in contraddittorio tra le parti processuali davanti ad un Giudice terzo ed imparziale. Poi ognuno commenta come meglio ritiene gli articoli dei giornali che si riportano nei link di seguito per i visitatori: img_0891.jpg img_0892.jpg Immigrazione: Permesso di Soggiorno per Protezione Speciale riconosciuto dal Tribunale di Venezia22/1/2025 Lo Studio Legale dell'Avvocato Eugenio Tummarello comunica un ulteriore successo in materia di Immigrazione. Il Tribunale di Venezia ha accolto il Ricorso presentato dall'Avvocato Tummarello in favore di un cittadino del Bangladesh riconoscendo il diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per protezione speciale.
Si allega la Sentenza emessa nel corrente mese di Gennaio con le motivazioni adottate dai Giudici Istruttori della causa civile iscritta avanti al Tribunale Veneto, per diffusione ed utilità pubblica di lettura a conforto della giurisprudenza già formata sul punto in modo tale che possa anche costituire un aiuto per chi avesse necessità di ricevere informazioni e dettagli dallo Studio Legale Tummarello per ogni eventuale necessità. sentenza_tribunale_di_venezia_gennaio_2025.pdf Lo Studio Legale dell'Avvocato Eugenio Tummarello Augura a tutti i Clienti ed ai Visitatori del sito un Felice Anno Nuovo con l'obiettivo e la promessa di offrire la consueta professionalità che rimane sempre a disposizione di chiunque voglia mettersi in contatto con lo Studio per qualsiasi necessità: Buon 2025!
Nella giornata Internazionale dedicata alla violenza sulle Donne ed a tutti i fenomeni di sopruso fisico e psichico nei confronti di una Donna, la Corte di Assise di Milano presieduta dalla Giudice Antonella Bertoja ha emesso la sentenza di condanna verso Alessandro Impagnatiello, l'ex Barman che ha assassinato brutalmente la compagna Giulia Tramontano incinta al settimo mese di gravidanza colpendola con 37 coltellate nella loro abitazione di Senago il 27 Maggio 2023. L'uomo è stato condannato alla pena dell'ergastolo con 3 mesi di isolamento diurno, il massimo edittale della pena reclusiva prevista nel nostro Codice Penale.
La sentenza non è ancora definitiva, rimangono i gradi di impugnazione avanti alla Corte d'Assise d'Appello e la Corte di Cassazione. Poche parole per rimanere in silenzio davanti ad una violenza così efferata che ha distrutto una Famiglia intera, con l'unica fiamma accesa di speranza che questa condanna sia di monito e di avvertimento per mai voluti episodi di ugual tenore che si crede non accadano ancora in futuro. Sin dalla ratifica del protocollo Italia-Albania portato in esecuzione in Italia con Legge n. 14/2024, sono emersi punti di criticità e di evidente violazione di Legge sulle prassi che sono state applicate con i primi migranti che sono stati condotti da un Nave militare Italiana nei Centri costruiti in Albania sulla base dell'accordo.
Dei 16 migranti portati in Albania 4 sono stati poi ritenuti soggetti "vulnerabili", e quindi sono dovuti tornare indietro perché non potevano stare nei Centri albanesi per poi essere ricondotti nella normativa prevista a protezione dei soggetti vulnerabili come Leggi italiane ed internazionali prevedono, il tutto a spese dello Stato Italiano. Oltre a ciò, a seguito della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Europea il 4 ottobre scorso (www.questionegiustizia.it/articolo/sentenza-del-4-ottobre-2024-della-grande-sezione-della-corte-di-giustizia-dell-unione-europea-causa-c-406-22 ) che aveva escluso che un Paese di origine dei richiedenti asilo possa essere ritenuto sicuro se parti del suo territorio o categorie di persone sono a rischio per vari motivi, il Tribunale di Roma con provvedimento del 18 Ottobre scorso ha annullato i dodici (rimanenti) trattenimenti disposti a carico di richiedenti asilo provenienti da Egitto e Bangladesh, proprio sulla base della motivazione emessa dai Giudici Europei. E' bene ricordare per espressa previsione di Legge che le sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea devono essere rispettate, a pena di infrazione, tanto dalla Pubblica amministrazione quanto dalla magistratura nazionale, quindi ci si chiede come mai tale Protocollo sia stato costruito sulla base di presupposti ed azioni che il Governo Italiano ha già attuato e che sin da subito sono stati ritenuti in palese violazione di Legge, con incalcolabili conseguenze in termini di spese a carico dello Stato Italiano. Vedremo nel prossimo futuro quali risposte verranno fornite dalla Corte di Giustizia Europea in quanto il Tribunale di Bologna ha, al momento in cui si scrive il presente Post, sollevato un rinvio pregiudiziale affidando ai Giudici Europei la definizione e la specificazione del concetto di "Paese Sicuro" 1730244353_trib-bologna-rinvio-pregiudiziale-cgue-su-paesi-sicuri.pdf Lo Studio Legale dell'Avvocato Eugenio Tummarello, esperto nel settore del Diritto dell'Immigrazione da oltre 10 Anni, rimane a disposizione per ogni chiarimento o necessità del Cliente. Il 7 agosto 2024 scorso il Ministero della Giustizia ha pubblicato le nuove specifiche tecniche che disciplinano il Processo Civile Telematico (PCT) e quello penale (PTT). Il provvedimento acquisterà efficacia a decorrere dal 30 settembre 2024. Lo Studio dell'Avvocato Tummarello nella sua formazione costante in materia di diritto penale indica alcune delle principali novità connesse alle nuove specifiche tecniche. Tra i cambiamenti più attesi arriverà la possibilità di depositare telematicamente nel PCT i file multimediali, superando la necessità di richiedere l’autorizzazione Giudice al deposito su CD/DVD o memorie USB di file audio e video. Questo consentirà alla difesa di poter produrre prove concrete ed inconfutabili in un'eventuale difesa in giudizio. Di pari passo, aumenterà da 30 a 60 MB la dimensione massima dei depositi telematici via PEC.
Altra importante novità prevista è l’accettazione automatica, senza alcun intervento manuale del cancelliere, dei depositi telematici che, all’esito dei controlli automatici, non hanno evidenziato errori o anomalie. L'intento è di snellire con il Tribunale (e il Giudice) le procedure di deposito ed accettazione degli atti inviati nella difesa dei processi penali. Di tutte le novità previste dalle nuove specifiche tecniche del PCT verranno svolti approfondimenti nelle settimane a seguire, con lo Studio Legale Tummarello che rimane a disposizione per ogni chiarimento del caso. Ad Agosto si applica la sospensione feriale dei termini processuali posti alle parti, dal 1 al 31 del mese, i quali poi riprendono a decorrere dal 1 settembre successivo. In Diritto Penale è fondamentale avere il calcolo preciso dei termini previsti per il deposito della motivazione della sentenza penale di condanna emessa dal Giudice in udienza, qualora non decida di depositare i motivi in via contestuale alla decisione. Questo è importante per garantire l'esercizio del diritto di difesa dell'imputato e poter poi proporre Appello entro i termini di Legge ed evitare in tal modo le conseguenze negative della pena statuita in sentenza. E così per tutti i gradi di giudizio previsti dalla Legge. Le Sezione Unite della Corte di Cassazione sono intervenute (Cass. Pen. SS. UU. n. 42361 18/9//2017) nel chiarire la portata del "blocco feriale" statuendo che la sospensione feriale dei termini non si applica al termine di deposito della sentenza, argomentando che la normativa in questione disciplina la sospendibilità di diritto dei termini processuali posti alle parti e non di quelli posti al Giudice, essendo stata concepita con la finalità, espressa negli atti parlamentari di "concedere un periodo di effettivo riposo agli avvocati ed ai procuratori durante il periodo feriale".
Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello con maturata esperienza nel settore del Diritto Penale sottolinea l'importanza di dover considerare valido l'arco di tempo che in Agosto è previsto per il deposito della sentenza di condanna, sempre nell'ottica di offrire al Cliente la maggior tutela dei suoi interessi personali. Si resta a disposizione per ogni chiarimento del caso. Si segnala l'ultimo successo ottenuto dello Studio Legale dell'Avvocato Eugenio Tummarello, specializzato da anni in Diritto dell'Immigrazione, che ha ottenuto di recente dal Prefetto la revoca del divieto di rientro dal territorio italiano in favore di un Cittadino della Repubblica Popolare Cinese che stava frequentando come ricercatore un percorso di studi Universitari nel nostro Paese. Lo studioso aveva ricevuto un provvedimento di espulsione dalla Questura e si era rivolto allo Studio Legale dell'Avvocato Eugenio Tummarello per essere difeso nella sua posizione giuridica di cittadino extra-europeo. L'Avvocato Tummarello con una approfondita analisi giuridica e due istanze portate avanti alla Prefettura ed al Giudice di Pace territorialmente competente, ha ottenuto con successo la revoca del divieto di rientro dall'Italia (che ha l'effetto di valere anche per tutta l'Europa) con la conseguenza di permettere al Cliente di poter rientrare nel nostro territorio e completare in tal modo il suo percorso di studi Accademici già intrapreso nel nostro Paese.
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