Il Governo ha predisposto due schemi di decreti legislativi volti all'abrogazione ed alla depenalizzazione di alcune fattispecie di reato al fine di deflazionare il sistema processuale penale con la Legge n. 67/2014 che, dopo i pareri della Camera e del Senato in Commissione Giustizia, passeranno ora alla definitiva approvazione nel Consiglio dei Ministri e in seguito nella Gazzetta Ufficiale per diventare Legge a tutti gli effetti.
Ma cosa cambia? Il primo dei due decreti ha come finalità quella di depenalizzare una serie di reati che ora diventeranno solo illeciti amministrativi. Sono quei reati per cui si è preferito ora avere una sanzione breve e certa in termini pecuniari nel senso di dover solo pagare una somma di denaro invece che dover attendere un processo penale lungo e macchinoso, che comporterebbe sprechi di tempo e denaro e che magari non si concluderebbe neanche con una sanzione atteso che nel nostro sistema penale, con i tempi "biblici" dei processi, la prescrizione è sempre dietro l'angolo. E' importante sapere che questa deflazione del sistema penale riguarda solo i reati puniti con la pena dell'ammenda o della multa previsti al di fuori del codice penale e tra questi ad esempio si ricorda il reato di omesso versamento di ritenute previdenziali che prima faceva scattare anche il processo penale oltre alla sanzione amministrativa ed ora, invece, nei casi di ritenute non versate entro i 10.000,00 Euro comporterà solo la sanzione amministrativa pecuniaria. Questo vuol dire che non si avranno ricadute nel certificato penale del responsabile con tutte le conseguenze positive del caso. Sono poi previsti tre scaglioni, e nel dettaglio si applica quindi solo una sanzione pecuniaria amministrativa da Euro 5.000,00 a 10.000,00 per i reati puniti con la multa o l'ammenda non superiore nel massimo ad Euro 5.000,00; una sanzione pecuniaria da 5.00,00 a 30.000,00 per i reati puniti con la multa o l'ammenda non superiore nel massimo ad Euro 20.000,00; ed una sanzione da Euro 10.000,00 a 50.000,00 per i reati puniti con la multa o l'ammenda superiore nel massimo ad Euro 20.000,00. Queste le linee guida dei due decreti legislativi in cui però è bene sapere anche che vi sono numerose eccezioni che potrò meglio spiegare personalmente a chi ne fosse interessato rimanendo a disposizione per ogni chiarimento.
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Giugno 2024
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