Sabato mattina ho dovuto presenziare in qualita' di difensore di ufficio ad un interrogatorio richiesto da un detenuto extracomunitario accusato di oltraggio nei confronti di un Agente Penitenziario e danneggiamento di alcuni oggetti nella sua cella.
Tralasciando le considerazioni processuali e di merito del caso a cui ho dovuto presenziare, quello che mi interessa scrivere e' che, nelle interminabili attese che precedono queste attivita', ho avuto un'interessante colloquio con un Agente Penitenziario in servizio a Montacuto da anni or sono.
Alle mie domande su come e' oggi la situazione nel carcere, mi risponde che stanno cercando di migliorarne l'organizzazione, ma che permangono ancona tanti e tanti disservizi, il tutto di fornte ad una enorme  sovraffollamento di detenuti che rappresenta il problema maggiore oggigiorno in tutte le carceri d'Italia.
Mi raccontava questo Agente che il carcere di Montacuto risale a prima degli anni 80' per una capienza iniziale di 160 detenuti.
Fino a poco tempo fa' i detenuti presenti erano 420, e cioe 5 per ogni cella. Una cella o prigione e' grande circa 10 mq.
Immaginatevi 5 persone in 10mq.
Adesso i detenuti sono tornati ad essere sui 300, 350 circa, e cio' a causa delle sanzioni che la Comunita' Europea ha inflitto all'Italia per la gravissima situazione delle carceri che riguarda proprio il sovraffollamento dei reclusi, espondedoli a vivere ed espiare la loro pena in condizioni vermente "disumane".
Personalmente, di fronte ad una reclusione che deve essere scontata nelle forme in cui viene disposta da una sentenza di condanna ritengo che ogni detenuto sia comunque da considerare una "persona", ed in quanto tale abbia diritto ad espiare la pena in una condizione quantomeno di "normale detenzione".

CASO INDIA-MARO' 
ennesimo rinvio della decisione sulla oramai ben nota vicenda dei 2 Fucilieri Italiani, su cui ora sembrerebbe la data finale per conoscere l'esito del loro giudizio quella del 24 Febbraio p.v. 
Oltre alle considerazioni strettamente "umane e di solidarietà" che tutti Noi, cittadini Italiani e non, ci sentiamo di esprimere in favore dei due soldati "vittime" di 2 anni di attesa e rinvii e palesi violazioni di Trattati e Diritti Internazionali emersi a seguito del Fatto contestato, in cui potrei scrivere molte parole per evidenziare il censurabile comportamento delle Autorità Indiane, voglio solamente mettere in Luce un lato forse non troppo discusso in tutta questa vicenda, e cioè il comportamento, l'educazione ed il rispetto tenuto dai 2 Fucilieri fin'ora in vista della sorte che li attende, e che pare non arrivare mai.
Nessuna lacrima, nessuna implorazione di "pietà o chissà che altro", nessuna frase o gesto fuori luogo.
Solo compostezza. 
E non è cosa da poco, quando al di fuori dei nostri Confini Territoriali, forse, a volte siamo conosciuti per tenere ben altri comportamenti.

http://www.camerepenali.it/news/5631/La-Corte-boccia-la-Fini---Giovanardi-In-Parlamento-errare-%C3%A8-umano,-perseverare.html
"Errare è umano, perseverare..."
Chi mi conosce sa cosa penso della questione...tuttavia non mi sembro l'unico a pensarla diversamente da quelli che hanno scritto la "Fini-Giovanardi"
Oggi difatti è intervenuta con un comunicato Stampa la Corte Costituzionale, avete il link sopra delle camere Penali dove troverete commenti utili per capire meglio cosa significa l'intervento di un Autorevole Organo chiamato a decidere se una Legge sia in conformità. oppure in contrasto, con i principi sanciti nella Carta Costituzionale del Nostro Paese democratico, fondato proprio sulla Costituzione

fa discutere il risultato del referendum di domenica scorsa in Svizzera, ove si consentirebbe la libera circolazione dei Capitali (MOLTI!) e si vorrebbe introdurre un "freno" alla libera circolazione delle persone (le c.d. QUOTE).
Questo appare in netto contrasto con i principi fondanti della Comunità Europea cui i Paesi aderenti si devono uniformare.
Già negli U.S.A. il sistema delle Quote, o del monitoraggio dei Flussi suddivisi per singoli Paesi, in tema di immigrazione funziona da molto tempo e sottolinea, a mio parere, quel chiaro "controsenso" tra chi esige sicurezza nel controllo degli ingressi e chi al contrario vede l'immigrazione come fonte di innegabile reddito ed anche benefici.
Questione sicuramente aperta a molteplici risposte e valutazioni.