Nell'ottica di specializzarmi ed approfondire le tematiche del Diritto del Lavoro, norme e regole spesso variegate e di non facile comprensione neanche per gli addetti al settore quali Magistrati ed Avvocati, comunico che frequenterò dal 27 Ottobre prossimo venturo al Marzo 2015 il Percorso di Aggiornamento al Lavoro organizzato da IPSOA Scuola di formazione (http://www.ipsoa.it) per capire e studiare bene tutte le novità che riguardano il "Job Act" Legge n. 78/2014 (conversione del Decreto Legge n. 34/2014) e tutte le nuove regole del lavoro introdotte dal Governo Renzi.
Il Corso si dividerà in 5 incontri sulle seguenti tematiche: 1) Le nuove regole del lavoro: contratto a termine, somministrazione ed apprendistato 2) Esternalizzazione dell'attività produttiva: contratto d'appalto e DURC 3) La vigilanza in materia del lavoro: tra conciliazione e sanzione; le novità della legge di stabilità 2015 4) Come gestire la crisi: licenziamenti e forme alternative 5) Le novità delle deleghe del Jobs Act: ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive, sostegno alla maternità e alla conciliazione. Il corpo Docenti è caratterizzato da autorevoli esperti del settore, quali Avvocati giuslavoristi in Studi di Milano o Roma, ispettori del Lavoro, funzionari della DTL di Modena, Docenti dell'Università degli Studi di Milano-Padova-Catanzaro, Dirigenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Consulenti del Lavoro di varie sedi d'Italia. Resto a completa disposizione per chi avesse necessità di risposte ai numerosi punti interrogativi che la materia inevitabilmente introduce per essere in continua evoluzione.
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Segnalo un'interessante sentenza dei Giudici della Cassazione, Sezione Penale, in tema di dipendenti pubblici che utilizzano i computer di lavoro per andare sui siti pornografici...attenzione ai profili di rischio!
inserisco direttamente il link tratto dal sito di "Altalex" con nota di Luca Gessaroli che parla della questione analizzata dalla Cassazione nel dettaglio: http://www.altalex.com/index.php?idu=87831&cmd5=d60727d10b688e50280d6669d1890622&idnot=68264 Ovviamente per ogni commento o chiarimento sulla questione, come sempre sono a Vostra disposizione Concluso a Roma il Corso di specializzazione in diritto dell'Immigrazione e riconoscimento della Protezione Internazionale per la durata di circa 6 mesi con pausa estiva. Oltre alle buone opportunità di approfondimento delle tematiche affrontate, tramite il Corso ho avuto modo di conoscere altre persone che, diversamente da me, lavorano presso ONLUS o Centri di accoglienza per extra-comunitari e richiedenti Asilo. Operatori Sociali e Psicologi interessati alle dinamiche dei flussi migratori di varia provenienza in questo particolare periodo storico che stiamo tutti attraversando. Nell'ultimo mese di Settembre le tre lezioni conclusive hanno affrontato il tema del ruolo della "Corte Europea dei Diritti dell'Uomo". E' stato interessante, oltre che valido motivo di apprendimento professionale, conoscere più da vicino la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali firmata a Roma nel 1950 e che si pone come fondamento per la CEDU di fronte alla miriade di ricorsi che vengono presentati.
Principi importanti da conoscere sono che TUTTI possono adire la CEDU con sede a Strasburgo e, almeno per la prima fase di ricevibilità del ricorso e suo seguente esame preliminare per sancirne l'ammissibilità, non è prevista la necessaria assistenza di un Avvocato. L'importante è il rispetto del c.d. principio di "sussidiarietà", e cioè l'aver prima esperito tutti i rimedi "interni" dello Stato per ottenere giustizia senza però alcun risultato, solo allora si potrà adire la CEDU che poi interverrà con una pronuncia contro lo Stato cui il singolo denuncia la violazione di uno degli articoli sanciti nella Carta dei Diritti fondamentali. La CEDU ha diretta incidenza nell'Ordinamento degli Stati facenti parte del Consiglio d'Europa e firmatari della Convenzione di Roma del 1950. Anche qui, interessante far notare come la CEDU si ponga al di sopra della sovranità dei singoli Stati che devono, quando essa interviene, allinearsi a quanto statuito. E' il principio la diretta incidenza della giurisprudenza della Corte Europea all'interno dello Stato, ed è questo il ruolo che ritengo debba svolgere il bravo Avvocato. Egli dovrà esser capace a sollevare di fronte ai singoli Giudici Nazionali come la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sia intervenuta a decidere una questione che magari riguarda il singolo caso del suo Cliente. E questo ovviamente quando il diritto del singolo sia collegato ad uno di quelli statuiti nella Convenzione di Roma. Per chi fosse interessato alla materia, sono a disposizione per ogni chiarimento! |
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