La Suprema Corte di Cassazione è intervenuta nel Febbraio scorso con un'ordinanza che riporto in calce sulla questione della competenza territoriale a giudicare le impugnazioni promosse dai cosiddetti "Dublinanti", ossia i richiedenti Asilo che presentano una domanda di protezione internazionale in un determinato Paese dell'Europa e poi si muovono verso un altro Paese europeo e ri-presentano la medesima domanda di Asilo.
E' in questi casi che si applica il Regolamento Dublino, e cioè quella disciplina normativa decisa in Europa tra i Paesi UE per determinare quale di questi Paesi debba prendere in carico il richiedente Asilo sulla base di determinati criteri di competenza giurisdizionale. Il sottoscritto ha avuto una reale e proficua esperienza professionale in tale settore durante l'incarico di lavoro svolto per il Ministero dell'Interno tra il 2017 ed il 2018 presso l'Unità Dublino, l'ufficio Italiano demandato a sbrigare tali pratiche. Ebbene in tale ambito la Cassazione ha chiarito un aspetto di non poco conto, e cioè che la competenza a decidere sia del Tribunale del luogo ove ha sede la struttura che accoglie il "Dublinante". Per fare un esempio un migrante che ha chiesto Asilo in Croazia che poi decide di muoversi in Slovenia ed alla fine decide invece di spostarsi nuovamente e riesce a sbarcare nel porto di Ancona ove viene foto segnalato dalla Polizia di Frontiera ed anche in quella sede sceglie di presentare la domanda di protezione internazionale, dove verrà giudicato? dal Tribunale di Roma o dal Tribunale in Ancona? In base alla normativa previgente vi era sul punto un dubbio, e cioè se la competenza era da radicarsi solo ed unicamente avanti al Tribunale di Roma (nel Lazio) dove risiede l'Unità Dublino dell'Italia intesa quale sede dell'ufficio demandato a tale obbligo secondo il Regolamento Europeo. Ciò ha provocato negli anni numerosi dubbi e problemi interpretativi poiché tutti i soggetti extracomunitari che si sono trovati nella linea di confine del territorio Italiano a presentare più domande di Asilo in Europa dovevano essere per forza giudicati a Roma, con ciò intasando maggiormente il già più che onerato contenzioso del Tribunale Capitolino, mentre magari i migranti erano stati accolti nelle strutture di accoglienza in Sicilia o in Puglia, o comunque nelle varie Regioni d'Italia a seconda delle varie rotte migratorie percorse. Con tale ordinanza dunque gli ermellini hanno posto un punto fermo sulla competenza a decidere sul Regolamento Dublino che si sostanzia nel luogo in Italia ove il Dublinante viene accolto e vi presenta, nuovamente, la richiesta di protezione internazionale. su_competenza_per_dublino-cassazione-civile-ordinanza-4236-2021.pdf
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Giugno 2024
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