Lo Studio Legale dell'Avvocato Eugenio Tummarello ha conseguito un altro successo in materia di Diritto dell'Immigrazione.
L'Avvocato Eugenio Tummarello è riuscito a far ottenere ad un Cliente un permesso di soggiorno per "Coesione Familiare", che rappresenta quel particolare tipo di permesso di soggiorno con la quale i cittadini stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana possono, con l'aggiunta di altri requisiti richiesti dalla Legge, richiedere ed ottenere che un proprio Familiare già presente in Italia con visto per turismo possa rimanere nel territorio Italiano in condizioni di regolarità. La richiesta si presenta nella Questura del luogo di riferimento, e gli ulteriori requisiti richiesti dalla Legge riguardano le condizioni di alloggio e di reddito che il richiedente deve poter dimostrare per garantire il soggiorno del familiare. Pe quanto riguarda "Quali Familiari" dello straniero possono ottenere il permesso per coesione, si deve considerare che la richiesta è ammissibile anche per i fratelli e le sorelle del richiedente, oltre ai discendenti diretti di 1 grado quali i figli, il coniuge o il partner ed i genitori. La condizione essenziale è l'acquisto o l'ottenimento della cittadinanza per poter avanzare la richiesta del permesso per coesione familiare, ed in tal senso l'Avvocato Tummarello ha seguito e preparato tutta la documentazione del caso per un Cliente della Macedonia del Nord che aveva necessità di far soggiornare il fratello venuto in Italia per turismo, riuscendo a conseguire il risultato richiesto dal Cliente con l'ottenimento del permesso di soggiorno per coesione. Lo Studio Legale Tummarello con ultra decennale esperienza nel settore del Diritto dell'Immigrazione rimane a completa disposizione per ogni esigenza dei Clienti in tale materia.
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E' entrata in vigore nel nuovo anno 2023 la cosiddetta Riforma "Cartabia" che ha profondamente modificato tutto l'apparato Penale, sostanziale e processuale, introducendo numerose novità che sono in questi giorni al vaglio ed allo studio approfondito degli addetti al settore, Avvocati, Magistrati Giudicanti ed Inquirenti (Giudici e Pubblici Ministeri).
Nel settore Penale ciò che subito appare evidente è l'intento del Legislatore di alleggerire il peso delle carceri ed in linea generale di concedere numerose alternative alla detenzione ampliando la possibilità per il condannato di poter accedere alla messa alla prova, ai Lavori socialmente utili ed alla possibilità di eliminare le conseguenze del reato offrendo un risarcimento alla persona offesa, ottenendo in tal modo la cancellazione delle conseguenze negative di quanto commesso in violazione di Legge. Altre novità riguardano il settore del Processo Civile con l'eliminazione di numerose barriere procedurali che dilungavano i tempi del processo Civile, finora con una media di tempistiche che potevano andare dai 3 ai 5 anni per ottenere un sentenza di 1 grado ma che ora, necessariamente, dovranno restringersi per ridurre il carico del contenzioso in Tribunale ed arrivare ad ottenere una pronuncia dal Giudice in tempi strettamente ragionevoli, così come l'Unione Europea ci chiede per alleggerire il carico giudiziario di cui l'Italia finora indossa una "maglia nera" rispetto agli altri Paesi d'Europa. Si incentiva poi lo strumento del portale Telematico per i depositi e le varie interazioni tra le parti private e i Tribunali che si devono dotare sempre più di strumenti Tecnologici/Digitali efficienti per consentire al Magistrato di operare con celerità nel suo lavoro di organo giudicante. Sono tuttora in divenire, dunque, le numerose interpretazioni che tutte queste modifiche nel settore Penale ed anche nel Civile stanno producendo tra gli addetti ai lavori di cui sopra (Avvocati in primis, ma anche Magistrati). Staremo a vedere nei prossimi mesi come verranno assorbite ed acquisite tutte queste novità, e su ciò non mancheranno news ed aggiornamenti da parte dello Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello che resteranno a completa disposizione dei gentili lettori del sito. L'Avvocato Eugenio Tummarello ha raggiunto una consolidata esperienza nel settore Penale, confluita nell'aver conseguito il patrocinio avanti alle Giurisdizioni Superiori quali la Suprema Corte di Cassazione in Roma.
Nell'arco della sua recente attività è capitato di seguire un cittadino della Polonia, Paese facente parte dell'unione Europea, il quale era rimasto coinvolto anni fa in un delicatissimo processo penale in Italia e precisamente nelle Marche. Dopo diverso tempo è arrivato l'ordine di esecuzione per la pena divenuta definitiva e di conseguenza l'Avvocato Tummarello ha subito presentato un'istanza al Tribunale di Sorveglianza per richiedere lo sconto della pena con una misura alternativa al carcere da effettuarsi nel Paese di cittadinanza del Cliente, precisamente in Polonia dove Egli era poi ritornato a vivere da tempo. Tale possibilità risulta essere applicabile, e doverosamente ottenibile, sulla base di recenti pronunce della Cassazione Penale che hanno motivato la possibilità di scontare l'esecuzione della pena in uno dei Paesi facenti parte dell'Unione Europa per cittadini europei rimasti coinvolti in Italia in un processo penale, sulla base di una Decisione Quadro che ammette appunto l'affidamento in prova ai servizi sociali con un collegamento con il Paese Europeo interessato. Questo consente alla "persona straniera condannata" di poter continuare a svolgere con continuità la propria vita nel proprio Paese senza doversi sottoporre ad una grave limitazione della libertà che un'esecuzione di una pena da scontare in un diverso Paese potrebbe comportare. Si resta a disposizione per eventuali necessità del caso ed a disposizione per eventuali chiarimenti. Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello ha conseguito un'importante risultato da per aver ottenuto un'ordinanza di accoglimento di un ricorso presentato dall'Avvocato in difesa di un cittadino del Senegal.
Il ricorrente è un richiedente asilo ed aveva presentato domanda di protezione avanti alla Commissione Territoriale che, dopo un analisi della sua storia personale, aveva poi concluso rigettando la sua richiesta per manifesta infondatezza. E' intervenuto lo Studio dell'Avvocato Tummarello presentando ricorso entro i termini di Legge e la causa veniva istruita avanti la Tribunale di Ancona. Nelle more della procedura il cittadino Senegalese trovava occupazione lavorativa che l'Avvocato presentava con documentazione al Giudice Istruttore della causa il quale, con ordinanza del 30.11.2022, disponeva il rilascio di un permesso di soggiorno per protezione speciale in favore del richiedente asilo. Il Tribunale, nel provvedimento notificato al Legale, ha riconosciuto l'esistenza di una situazione personale di buon inserimento sociale in Italia e di estrema vulnerabilità in ipotesi di rimpatrio nel Paese di origine, il Senegal, dove il migrante ha perduto ogni sorta di legame. La decisione si pone in linea con le novità normative introdotte nell'art. 19, comma 1.1, D.lgs. come modificate dal D.L. 130/2020, in cui viene valorizzato il diritto al rispetto della vita privata e familiare del richiedente asilo. Lo Studio Legale resta a disposizione per eventuali chiarimenti e necessità di approfondimenti di situazioni personali in tema di immigrazione, invitando ad usare i contatti indicati nel sito internet per ogni consulenza del caso. L'Avvocato Eugenio Tummarello ha ricevuto un incarico per una richiesta ex art. 31, comma 3, del Testo Unico di Immigrazione D. Lgs. 286/1998 da presentare al Tribunale dei Minorenni delle Marche.
L'occasione professionale offre lo spunto per divulgare l'informativa ai lettori del sito della possibilità di chiedere e ottenere un permesso di soggiorno in deroga alle normali condizioni di Legge previste dalla normativa italiana sui permessi di soggiorno. All'articolo 31 difatti del Testo sulle norme dell'Immigrazione, si prevede il rilascio da parte del Tribunale dei Minorenni interessato dalla richiesta di un permesso di soggiorno per l'ingresso, o la permanenza, sul territorio italiano del familiare del minore per un periodo di tempo determinato. Questo può accadere quando si dimostri l'esistenza concreta di gravi motivi connessi allo sviluppo psicofisico del bambino di minore età, tenuto conto della sua età e delle sue condizioni di salute e del fatto che egli si trova in Italia. Il caso portato all'attenzione dello Studio dell'Avvocato Tummarello riguarda un padre di cittadinanza extra-UE nella sua qualità di genitore di un minorenne che si trova in Italia, e che a seguito di pregressi procedimenti penali a suo carico è a rischio di espulsione dal territorio dello Stato secondo la normativa di settore. Lo Studio dell'Avvocato Tummarello ha predisposto un ricorso da presentare al Tribunale dei Minorenni delle Marche in cui si evidenzia il ragionamento che è stato già compiuto dalla Corte Suprema di Cassazione su casi analoghi portati all'attenzione del giudice delle leggi. Su tali aspetti la Suprema Corte ha precisato (Cass. n. 22080 del 2009), che i “gravi motivi” connessi con lo sviluppo psicofisico del bambino debbono essere valutati sotto il profilo dell’età del minore: “non può ragionevolmente dubitarsi che, per un minore, specie se in tenerissima età, subire l’allontanamento di un genitore, con conseguente impossibilità di avere rapporti con lui e di poterlo anche soltanto vedere, costituisca un sicuro danno che può porre in serio pericolo uno sviluppo psicofisico armonico e compiuto". La Cassazione ha dunque riconosciuto il diritto del genitore di poter permanere sul territorio con il proprio figlio e questo perché il suo allontanamento costituirebbe una grave rischio per l'interesse superiore del fanciullo che va al di sopra delle norme sulla regolarità del soggiorno. E' quindi importante conoscere questo percorso ogni qual volta ci si trovi davanti ad un pregiudizio che ricade su un minorenne che abbia uno, o entrambi i genitori, di nazionalità extra-UE e che non si trovano in posizione di regolarità per entrare o per rimanere nel territorio italiano. Si resta a disposizione per ogni chiarimento del caso. Lo studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello ha ricevuto di recente un incarico di assistenza professionale in materia di immigrazione per una richiesta di cittadinanza italiana per ragioni di matrimonio.
Le richieste di cittadinanza da parte di coloro che intendono richiedere tale condizione di appartenenza allo Stato Italiano si basano per la maggior parte su richieste per avvenuto matrimonio, o per continua ed ininterrotta residenza certificata nel territorio italiano per almeno 10 anni. La richiesta deve contenere anche i requisiti del certificato penale e dei documenti di identità validi sul territorio, ed il caso sottoposto all'attenzione dello Studio dell'Avvocato Tummarello riguarda la necessità di una coppia sposata da molti anni di poter richiedere la cittadinanza, per la moglie, dopo un'attenta valutazione dei requisiti richiesti dalla legge per poterla presentare nella Prefettura di competenza territoriale interessata. Si perché la richiesta deve essere inviata solo telematicamente tramite il sistema SPID, su domanda del diretto interessato, e deve poi contenere tutta la documentazione richiesta per l'istanza specifica richiesta nel caso in esame. Nell'ottica della maggiore efficacia e tutela del Cliente, l'Avvocato Tummarello ha subito contattato la Prefettura competente ed è in procinto di studiare le carte per procedere alla pronta soluzione del caso proposto con i tempi richiesti dalla legge. Si resta a dispostone per richieste di consulenza legale sul tema della cittadinanza, e di ogni procedura per poter presentare la corretta istanza. Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello nell'ottica della sua alta specializzazione in diritto dell'immigrazione offre ai lettori un'informativa sul tema della scadenza temporale della durata del permesso di soggiorno.
Il permesso di soggiorno ha un durata stabilita dalla tipologia del titolo e del motivo per cui viene rilasciato, si pensi al permesso per famiglia, per lavoro o per studi e via dicendo dove ogni permesso ha una durata di mesi o anni prescritta dalla legge. Bisogna stare attenti alla data di scadenza indicata nel permesso di soggiorno, in quanto è opportuno conoscere tutte le fasi relative a chiedere il "rinnovo" del permesso alla prima scadenza che cade dopo che si è ottenuto il titolo con un primo rilascio. il rinnovo va chiesto almeno 60 giorni prima della data di scadenza indicata nel permesso, e comunque conserva la sua validità anche nei successivi 60 giorni dopo la data di scadenza del permesso. Va chiesto tramite istanza in Questura o al Commissariato competente nel luogo in cui si è domiciliati/residenti, oppure si può anche chiedere con il Kit-postale che le Poste Italiane rilasciano in ogni ufficio postale nel luogo in cui si vuole ottenere il rinnovo. Nel Kit-postale, che in sostanza risulta essere un plico, vi sono delle pagine da compilare a seconda del permesso che si va a chiedere di rinnovare, con tutta una serie di documentazione che si deve inserire nel plico oltre a delle tasse da pagare per ottenerne il rilascio. Una volta compilato e documentato ciò che si vuol rinnovare, l'addetto all'ufficio postale consegna una ricevuta alla persona extra-comunitaria che vale come titolo di soggiorno a tutti gli effetti sul territorio italiano fino alla convocazione in Questura per il rilascio del permesso che si è chiesto. Questo significa che durante il periodo di rinnovo lo straniero può continuare o chiedere di lavorare, oppure avere assistenza sanitaria in caso di necessità. Un dato importante da sapere è che se lo straniero non chiede il rinnovo antro i suindicati termini dalla scadenza del permesso di soggiorno, diventa un soggetto a tutti gli effetti di legge "irregolare" con tutte le inevitabili conseguenze peggiorative sulla permanenza nel territorio italiano . Si informa che lo Studio dell'Avvocato Tummarello è dotato di Kit-postali per le varie esigenze dei Clienti che intendono chiedere il primo rilascio oppure il rinnovo del permesso di soggiorno tramite gli Uffici delle Poste Italiane, un servizio che lo Studio mette a disposizione della clientela che intende rivolgersi a Questo Studio senza doversi recare presso gli uffici pubblici. Lo Studio Legale resta a disposizione per ogni necessità del caso. Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello segnala una importante sentenza della Corte di Cassazione in materia di Immigrazione e Protezione Internazionale (ordinanza del 20 Aprile 2022, n. 12647).
Il caso analizzato dalla Suprema Corte riguarda un episodio vissuto da una donna Albanese che si era opposta ad un matrimonio forzato con un uomo di 10 anni più grande di Lei, e con il quale non voleva in alcun modo vincolarsi in alcun legame matrimoniale combinato. Ciò aveva scatenato le ire dei suoi familiari che la avevano sottoposta a delle continue violenze e vessazioni di ogni genere, fisiche e psicologiche, e la donna aveva trovato rifugio da ultimo in un convento di suore prima di fuggire in Italia proprio il giorno precedente al suo "ipotetico matrimonio forzato" con l'uomo che le era stato imposto di sposare. Da qui ne era seguita una domanda di protezione internazionale presentata nel nostro Paese che la Commissione prima, ed il Tribunale territorialmente competente in seguito, avevano rigettato per la mancanza dei presupposti per concedere lo status di rifugiato, di protezione sussidiaria ed anche di protezione speciale/umanitaria. L'intervento della Corte di Cassazione in ultimo grado di giudizio è stato di censurare il decreto di rigetto del Tribunale e di ritenere errato il ragionamento dei giudici di merito, stabilendo che il "matrimonio forzato" integra una violenza di genere così come riconosciuto dalla Convenzione di Istanbul e pertanto meritevole di una forma di protezione. Ciò vale soprattutto in quei Paesi in cui vigono regole settoriali e di costume che hanno il valore di legge come consuetudine e costume sociale/locale, ed in tal senso in Albania le donne delle aree rurali del Nord sono sottoposte al Codice di Kanun che impone loro di attenersi a delle precise regole di comportamento. Lo Studio dell'Avvocato Tummarello resta a disposizione per ogni necessità e chiarimento del caso. Lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello ha ricevuto recentemente un cittadino del Pakistan che aveva presentato richiesta di protezione internazionale alla Questura di Venezia ed al quale era stato notificato un diniego sulla sua domanda di asilo.
Il richiedente è fratello di un altro cittadino del Pakistan con un permesso di lungo soggiorno e già da anni residente in Italia in quanto titolare di un Azienda specializzata nel settore della cantieristica Navale. Il lavoro dell'Avvocato Tummarello è stato quello di raccogliere ogni elemento utile a fondare un ricorso per impugnare avanti al Tribunale competente, e cioè quello di Venezia nel suo caso, il rigetto emesso dalla Commissione territoriale di Padova che aveva proceduto nella prima fase della richiesta di protezione ad esaminare la storia personale del richiedente. Quello che è oggi ritenuto importante non è solo ciò che sta alla base dell'istanza di protezione, variabile caso per caso ed a seconda del luogo di provenienza della persona extra-comunitaria, ma anche il tempo ed i legami consolidati nel territorio Italiano durante la procedura di richiesta di protezione internazionale. Infatti accade spesso di attendere mesi (se non anni) prima che una persona veda riceversi in mano un definitivo provvedimento su quanto ha presentato di fronte alle Autorità competenti, e ciò scatena quel fenomeno dei cosiddetti "soggetti invisibili" che nell'attesa di conoscere il loro destino si trovano a permanere sul nostro territorio senza poter esercitare i diritti relativi alle prestazioni sociali, come il lavoro, la salute, il diritto ad ottenere un'abitazione e così via perché magari hanno ottenuto un permesso di asilo alla prima richiesta e poi, quando il permesso risulta esser scaduto, ne hanno chiesto il rinnovo ma la Questura non lo concede se non dopo il passare di molto tempo, un tempo mai conoscibile purtroppo. Questa situazione di mancato rinnovo del permesso di soggiorno costituisce un limite per l'esercizio dei diritti inerenti le sopra indicate prestazioni sociali. Risulta allora importante andare a scovare anche le relazioni familiari ed il positivo inserimento nella realtà sociale Italiana che il richiedente, nell'attesa della decisione sulla richiesta di asilo, può aver raggiunto durante il suo permanere in Italia. In base ad un articolato esame della storia personale e grazie al lavoro svolto dallo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello, il Tribunale di Venezia ha fissato l'ordinanza che permette al cittadino del Pakistan di ripresentare le sue motivazioni davanti ad una diversa Autorità giudiziaria e dove lo stesso cittadino potrà anche presentare nuovi motivi per chiedere il riconoscimento di una forma di protezione alternativa come consigliato dallo Studio Legale in base alle intervenute recenti modifiche in tema di protezione internazionale. Lo Studio dell'Avvocato resta a disposizione per ogni necessità di approfondimento delle tematiche esposte, e per ogni richiesta di consulenza nelle materie di sua competenza. L'attuale situazione di conflitto armato che stiamo vivendo tra la Russia e l'Ucraina dal 24 Febbraio scorso ha comportato lo sfollamento dei cittadini Ucraini verso l'Europa in cerca di rifugio e protezione da parte delle strutture di accoglienza.
In tale contesto la Comunità Europea si è subito attivata, ed i singoli Paesi hanno adottato le misure di tutela che riguardano il soggiorno e l'ingresso di una grande moltitudine di persone che sono dovute fuggire a causa del conflitto bellico in corso. L'Italia ha diramato tramite una nota del Ministero dell'interno una misura adeguata di "protezione speciale" per i cittadini Ucraini che stanno arrivando nel nostro Paese. E' stata predisposta una misura di asilo che consente a queste persone di dover presentare la dichiarazione di presenza nella Questura del luogo dove vengono a trovarsi nell'immediato attraversamento col confine italiano, e poi di richiedere un titolo di soggiorno per protezione speciale con la validità di 1 Anno a seguito della presentazione di determinati documenti. Questo consente alle persone che provengono dall'Ucraina di poter accedere ai servizi ed alle prestazioni sociali usufruibili per chi ha un valido titolo di soggiorno, come ad esempio la profilassi sanitaria con l'ottenimento del vaccino da Covid e l'iscrizione al servizio sanitario locale di riferimento. La Questura di Ancona ha diramato una nota esplicativa dei singoli passi da compiere, ed in tal senso lo Studio dell'Avvocato Eugenio Tummarello si offre per coloro che avessero necessità di informazioni e consigli sull'ottenimento del permesso di protezione speciale. L'Avvocato Tummarello ha anche offerto la sua disponibilità per inserirsi nel contact-point dell'Ordine Avvocati di Ancona al fine di supportare legalmente la comunità locale dell'Ucraina presente nella Provincia di Ancona e nelle Marche, ed in aggiunta a ciò ha in programma a breve termine una collaborazione con un'importante realtà associativa nazionale di accoglienza profughi e rifugiati per lavorare assieme nella rete di soccorso ed assistenza del territorio locale in favore delle persone in fuga dalla guerra. Lo Studio Legale resta sempre a disposizione per ogni informativa del caso. |
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