Lo Studio dell'Avvocato Tummarello ha recentemente ottenuto un brillante successo in materia di protezione internazionale per il rispetto del diritto di difesa così come sancito nella Carta Costituzionale.
Tra le varie collaborazioni professionali con gli Enti locali di assistenza per i richiedenti asilo nella provincia di Ancona, L'Avvocato Tummarello ha ricevuto il mandato di assistere un cittadino proveniente dal Senegal che ha ritirato un diniego dalla Commissione Territoriale di Ancona sulla sua domanda di protezione internazionale basato quasi unicamente dal fatto che Egli provenisse da un Paese considerato "sicuro" ai sensi della attuale normativa di settore. Esiste infatti una Lista di Paesi considerati SICURI, e cioè Nazioni in cui non vi sarebbe alcun pericolo di persecuzione o fondato timore di poter subire un danno grave perché il loro sistema governativo, giudiziario ed organizzativo in generale può oggi assicurare quel rispetto dei diritti umani che si pongono alla base delle valutazioni delle richieste di protezione internazionale. Nella Lista di questi Paesi vi compare anche lo Stato del Senegal, e perciò i cittadini provenienti da lì oggi non potranno ottenere un valutazione da parte delle varie Commissioni Territoriali d'Italia sulle loro domande di asilo poiché la risposta sarà quella di ricevere un diniego e da lì poi subire un procedura "accelerata" di impugnazione su tale provvedimento emesso dalla Commissione al fine di stringere i tempi del rimpatrio. Colui che difatti riceve un diniego perché proviene da un Paese considerato "sicuro" ha solo 15 giorni, e non 30 giorni, per impugnarlo davanti al Tribunale e NON ha l'effetto sospensivo dell'esecuzione del provvedimento fino alla decisione del Tribunale (di solito da 6 mesi ad 1 anno) che normalmente invece ha chi riceve un diniego diciamo "ordinario". Questo vuol dire che in sede di impugnazione davanti al Tribunale in questi casi bisogna necessariamente chiedere, e motivare adeguatamente, al Giudice a cui si chiede di revisionare il provvedimento di voler sospendere l'esecutività della decisione, e ciò fino alla trattazione nel merito davanti all'Autorità Giudiziaria adita e cioè fino alla conclusione del processo instaurato davanti al Tribunale. E' ciò che è successo nel caso portato all'attenzione dell'Avvocato Tummarello che sulla base degli documenti e del racconto di storia vissuta dal richiedente asilo, ha fondato la richiesta di sospensiva sul fatto che il cittadino Senegalese sarebbe potuto ricadere nella rete criminale di reclutamento di persone oggi presente in Libia nei viaggi di andata/ritorno dei cittadini Africani in cerca di Asilo. Il richiedente infatti aveva già subìto un periodo di detenzione nelle terribili carceri Libiche, e ciò costituisce quel gravissimo pericolo che ha poi giustificato l'ottenimento della sospensiva del provvedimento emesso in prima istanza dalla Commissione Territoriale di Ancona. Per una maggiore comprensione del lettore su quanto suindicato si riporta di seguito l'ordinanza di sospensione del Tribunale di Ancona, Sezione specializzata di Immigrazione e Protezione Internazionale, del 15.11.2021: ordinanza_sospensione_esecuzione_provvedimento.pdf
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Giugno 2024
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