Tralasciando le considerazioni processuali e di merito del caso a cui ho dovuto presenziare, quello che mi interessa scrivere e' che, nelle interminabili attese che precedono queste attivita', ho avuto un'interessante colloquio con un Agente Penitenziario in servizio a Montacuto da anni or sono.
Alle mie domande su come e' oggi la situazione nel carcere, mi risponde che stanno cercando di migliorarne l'organizzazione, ma che permangono ancona tanti e tanti disservizi, il tutto di fornte ad una enorme sovraffollamento di detenuti che rappresenta il problema maggiore oggigiorno in tutte le carceri d'Italia.
Mi raccontava questo Agente che il carcere di Montacuto risale a prima degli anni 80' per una capienza iniziale di 160 detenuti.
Fino a poco tempo fa' i detenuti presenti erano 420, e cioe 5 per ogni cella. Una cella o prigione e' grande circa 10 mq.
Immaginatevi 5 persone in 10mq.
Adesso i detenuti sono tornati ad essere sui 300, 350 circa, e cio' a causa delle sanzioni che la Comunita' Europea ha inflitto all'Italia per la gravissima situazione delle carceri che riguarda proprio il sovraffollamento dei reclusi, espondedoli a vivere ed espiare la loro pena in condizioni vermente "disumane".
Personalmente, di fronte ad una reclusione che deve essere scontata nelle forme in cui viene disposta da una sentenza di condanna ritengo che ogni detenuto sia comunque da considerare una "persona", ed in quanto tale abbia diritto ad espiare la pena in una condizione quantomeno di "normale detenzione".