Diritto del Lavoro. l'importanza del "Certificato medico" in caso di malattia del dipendente5/9/2014 In tema di Diritto del Lavoro assume una particolare importanza il cosiddetto "certificato medico di malattia" che ha la funzione di tutelare il diritto del dipendente malato a non rendere la prestazione di lavoro come pattuita nel contratto di lavoro per tutta la durata dell'evento morboso e di ricevere, secondo le misure di legge e del contratto di assunzione, il relativo trattamento economico. Il "certificato" ha secondo la legge lo scopo di giustificare l'assenza nei confronti del datore di lavoro (si ricorda su tale aspetto una pronuncia interessante della Cassazione Civile, Sezione Lavoro, del 22.08.2007, n. 17898) e, tramite l'indicazione dell'indirizzo del lavoratore, anche quella di permettere le visite mediche di controllo al domicilio del lavoratore malato da parte dei Sanitari dell'Asl e Inps. Da ciò si deve ricordare che le assenze non giustificate non saranno coperte dall'indennità economica e che potranno dar luogo a provvedimenti disciplinari da parte del datore di lavoro, fino al licenziamento per superamento del cosiddetto "periodo di comporto" che è quel tempo di sospensione del rapporto di lavoro (e di conservazione del posto) che la legge consente per malattia, infortunio , gravidanza e puerperio ex art. 2110 c.c. Si ricorda che questo tipo di licenziamento di recente è stato indicato come "giustificato motivo oggettivo" di licenziamento dalla Riforma Fornero Legge n. 92/2012.
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